E ERA ABBAGLIANTE COME RIVELATO


E era abbagliante
– come rivelato-
quel suo sguardo ferito:
aveva voluto conoscere la causa prima,
come se una qualche condanna
dovesse spettare anche a lei…
( Ma noi-noi tutti –
non avremmo saputo escogitarlo,
il teatro infernale, quei brani segnati,
i figli che devono soffrire per i peccati dei padri…)
Al fine di non contrarre contagio
quali delitti si perpetrano
– lentamente, quasi sacralmente-
nella normale proliferazione di ogni deriva;
e forse lei era nata per precipitare,
in quella bellezza muta dei mondi curvi- e riflessi-
tra gli steli e quei crani di calcare
( in tonnellate focali
di un pesante silenzio azzurro,
con il loro carico di annegati,
-e lì nelle gore-)
Ma nel giorno dedicato al compiuto martirio
non aveva fretta – la bestia- di finirla:
e in quell’aria dilavata
era il resto incalcolabile,
la decollazione di ogni lingua fiorita,
e c’era il serpente nel cuore della madre,
( Un abisso si aprirà sempre per noi,
anche questo tuo posto può andare a fuoco,
ci sarà sempre la sfigurazione
– di quel nostro viso di vetro-
e nella vorace bocca della divinità).

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