LA LUNGA CONVULSIONE SENTE


Malata di morva
la lunga convulsione sente,
quel biancore ardente di gelo:
fermato il deflusso del sangue
come da una arteria aperta
risulta inerzia agli apicali
-e con crepitazioni,
i piccoli fuochi mai spenti…
Dileguava ora quel pallore,
nel canto dell’ultimo uccello azzurro,
nel mutilato tempo;
e il cielo era ormai vuoto di colori,
non rimaneva che l’eco della verde radiosità,
laggiù oltre i monti-
fino tra i disfatti
[…Oh, ma le acque nel bosco erano nere
terribilmente nere..
così silenziose… terribilmente silenziose…
Le nostre ossa si sciolgono-
– in tutto questo urlio-
e c’è l’occhio violaceo dell’animale
(quello di tutti li curvati)
il taglio bianco della pelle
– quei fasci denudati dei lunghi muscoli
e a scorticare.]

2 Risposte

  1. Visionaria e con un dettato coinvolgente, specie nel corsivo finale.

  2. non posso che ringraziarti, gentile Fiorella, per il tuo bel commento( anche acuto…)

    ciao, un saluto a te

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...