IN CERTI PAESAGGI MORBOSI


Othon Friesz http:/www.tuttartpitturasculturapoesiamusica.com

In quei certi paesaggi  morbosi

di cruda oppressura ( di certi gialli sfatti)

bruttava un  affocato colore

in un tono cupo teso al viola:

pareva quasi una grazia

profondamente intrisa di crudeltà.

Oltre quelle finestre zinigrate,

un azzurro d’acciaio freddo e lucido Continua a leggere

” QUEI SILENZI NOTTURNI COME CAVATI “


C’era qualcosa

di cerebrale (- e degenerato-)

quasi come il fare versi:

quei silenzi notturni

come cavati,

le lividure sotto

il crudelissimo sole di mezzogiorno,

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POESIE del 2022


I MONTI TINGEVANO SEMPRE DI BLU

I monti tingevano sempre di blu l’orizzonte

E proprio lì si profilava

l’ultimo perduto sentimento…

 

In tutta quella verdezza

(azzurrata dalla lontananza)

e con grandi sinistre ramificazioni

dei fiori molli di colorazione fulva

 [e ogni tanto perfino su certi abrasi campi,

in quell’angolo della terra delirante] Continua a leggere

“ALL’INTERNO DI UN FIORE”


Una atmosfera

da luce del sole ghiacciato

all’interno di un fiore

che non finiva di schiudersi:

la lunga vita dei morti,

una unica – e sola- incandescenza,

il canto di ferite ferine Continua a leggere

UNA VITA IN SCRITTURA


All’interno della interessante rubrica “UNA VITA IN SCRITTURA” promossa dal sito “LIMINAMUNDI”

dedicato a tutte le branche della produzione artistica  mi è stata offerta la possibilità di dare un mio personale contributo , che troverete a questo specifico link:

https://liminamundi.com/2022/10/12/una-vita-in-scrittura-dominica-villa-balbinot/ Continua a leggere

” I FIUMI VERDI E AZZURRI”


I fiumi erano verdi e azzurri,

le montagne violette nell’ombra

-e  verdi  giada nel sole-,

i gerani erano rossi nella terra

ma tutto era tumefatto . – e degradato

fin nelle disschiuse rose Continua a leggere

“TUTTO SEMBRAVA FISSO”


Tutto sembrava fisso

immobile purissimo

(verso le colline che scoloravano,

lì d’estate vi bruciavano, i fiori):

nella sua assai nuda mano

una striminzita linea

solitaria terminale.

Attraverso

l’arco bianco delle mille morti

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E SI ERA ANDATI ( VERSO I CAMPI DI PORPORA)


.. E  si era andati

verso i campi di porpora

in un paradiso arido e giallo

( L’ interno era una estensione

enorme e solitaria

la terra era come l’avevamo sempre conosciuta,

fulva e azzurrognola,

-e tetra nella pioggia)

In quell’ora gialla

 che si stava chiudendo su di noi Continua a leggere

UN FIUME COLORE DI AMBRA


Un fiume colore di ambra
era nell’ombra delle rive…
[e quei singolari rossi fiori,
nella liquida quiete della notte]

Tra le lunghe
polverose linee blu
( con libidini di insetti) Continua a leggere

LO STATICO FIORE ROSSO


[ Lo statico fiore rosso,
nella –sua– gabbia rossa]

Ora vi è una immersione nella vita
-dei dormitori –
un odore come di torrente, Continua a leggere

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