…Oh,voi
voi che avete morti
seppelliti sotto l’erba verde
– all’ingiù, verso lo sconvolto fondo
( dentro la terra,
dentro la terra,
dove è buio…)…
Questo fu,
l’iniziale deliquio del sotterraneo uomo
( è la anima tutta che si rivolta)
nel profumo dei fiori esausti,
mentre si alzava il grido breve
di qualche notturno uccello.
Pensava alla stirpe dei condannati,
tra facciate di cemento recente e scabro
– e nella sfigurazione della febbre,
[ ma non c’era traccia di essudazione,
in quella suprema disperata contrazione]:
nei sudari di luce, si muore,
– e nel vano ardore-
in quel firmamento bluastro
di cui non si ammette la bellezza…
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Ringrazio la cara Cristina per il suo “apprezzamento”( mi segui… mi segui..!!