E estenuava,
nel paesaggio dalla obliqua luce
nel conservato morbo
– tra quei residui pallidi…
Viveva nel subacqueo allucinatorio mondo
tra gli steli cupi e turbinanti delle alghe vorticava,
in quelle liquefazioni delle sabbie…
E il resto era spoglio,
come il segreto di una devastazione rapida
(come se si fosse poi crocifissa da sola,
e al bordo della feritoia)
Filed under: poesia, poesie, varie, Villa-Dominica-Balbinot | Tagged: conservato morbo, liquefazione delle sabbie, poesia poesie, Villa-Dominica-Balbinot |
grazie, IImezzanotteII…:-))