E ESTENUAVA


E estenuava,
nel paesaggio dalla obliqua luce
nel conservato morbo
– tra quei residui pallidi…

Viveva nel subacqueo allucinatorio mondo
tra gli steli cupi e turbinanti delle alghe vorticava,
in quelle liquefazioni delle sabbie…
E il resto era spoglio,
come il segreto di una devastazione rapida
(come se si fosse poi crocifissa da sola,
e al bordo della feritoia)

Una Risposta

  1. grazie, IImezzanotteII…:-))

Lascia un commento