I fiumi erano verdi e azzurri,
le montagne violette nell’ombra
-e verdi giada nel sole-,
i gerani erano rossi nella terra
ma tutto era tumefatto . – e degradato
fin nelle disschiuse rose–
Così bella nella – sua- irrealtà
in un cielo blu di pietra
( dove giacciono seppellite le ossa)
compariva
la mano di te tra quelle foglie di viola,
risplendevano severi
i lividi molli fiori del melo
io li vidi….
La vita è dura come un ossame,
da le contaminazioni l’avrebbe salvata solo
un unico gelido lirismo ,
dei corpi sommersi..
[L’aria aveva un odore ghiacciato
pesante freddissimo
in quella nuda avanzata,
purpurea nella sera]
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ti ringrazio davvero tanto cara Tiziana Tius per la costante attenzione.
ringrazio molto per la lettura Cipriano Gentilino.
Mando un saluto)