NOTE DI APPROFONDIMENTO DEL CRITICO GIACOMO CERRAI


NOTE DI GIACOMO CERRAI su gruppo di poesie anni 2020_2021_2022 , la cui titolazione sarà

“QUEL LINEARE ,RAGGELATO AZZURRO”
” Intanto toglierei la poesia di introduzione, inutile fare exergo di sé stessi, non aggiunge molto, a un lettore che legge per la prima volta le sue poesie.
Ho trovato buono il ricorso al tempo passato, che storicizza il lirico che c’è in questi testi, e lo allenta in senso narrativo, con quel ricorso – anche – alla terza persona singolare. Con qualche rado passaggio ad un io che con una certa “lei” (alter ego suppongo) sembra dialogare. Queste scelte stilistiche aggiungono non poco all’aura un po’ misteriosa che questi testi trasmettono. Immagino poi che i corsivi siano evidenziazioni di senso o accenti su cui calcare per una lettura e questo mi piace (ci sono piccolissimi errori di ortografia da correggere) Continua a leggere

IN CERTI PAESAGGI MORBOSI


Othon Friesz http:/www.tuttartpitturasculturapoesiamusica.com

In quei certi paesaggi  morbosi

di cruda oppressura ( di certi gialli sfatti)

bruttava un  affocato colore

in un tono cupo teso al viola:

pareva quasi una grazia

profondamente intrisa di crudeltà.

Oltre quelle finestre zinigrate,

un azzurro d’acciaio freddo e lucido Continua a leggere

” QUEI SILENZI NOTTURNI COME CAVATI “


C’era qualcosa

di cerebrale (- e degenerato-)

quasi come il fare versi:

quei silenzi notturni

come cavati,

le lividure sotto

il crudelissimo sole di mezzogiorno,

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POESIE del 2022


I MONTI TINGEVANO SEMPRE DI BLU

I monti tingevano sempre di blu l’orizzonte

E proprio lì si profilava

l’ultimo perduto sentimento…

 

In tutta quella verdezza

(azzurrata dalla lontananza)

e con grandi sinistre ramificazioni

dei fiori molli di colorazione fulva

 [e ogni tanto perfino su certi abrasi campi,

in quell’angolo della terra delirante] Continua a leggere

“ALL’INTERNO DI UN FIORE”


Una atmosfera

da luce del sole ghiacciato

all’interno di un fiore

che non finiva di schiudersi:

la lunga vita dei morti,

una unica – e sola- incandescenza,

il canto di ferite ferine Continua a leggere

UNA VITA IN SCRITTURA


All’interno della interessante rubrica “UNA VITA IN SCRITTURA” promossa dal sito “LIMINAMUNDI”

dedicato a tutte le branche della produzione artistica  mi è stata offerta la possibilità di dare un mio personale contributo , che troverete a questo specifico link:

https://liminamundi.com/2022/10/12/una-vita-in-scrittura-dominica-villa-balbinot/ Continua a leggere

” I FIUMI VERDI E AZZURRI”


I fiumi erano verdi e azzurri,

le montagne violette nell’ombra

-e  verdi  giada nel sole-,

i gerani erano rossi nella terra

ma tutto era tumefatto . – e degradato

fin nelle disschiuse rose Continua a leggere

“TUTTO SEMBRAVA FISSO”


Tutto sembrava fisso

immobile purissimo

(verso le colline che scoloravano,

lì d’estate vi bruciavano, i fiori):

nella sua assai nuda mano

una striminzita linea

solitaria terminale.

Attraverso

l’arco bianco delle mille morti

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E SI ERA ANDATI ( VERSO I CAMPI DI PORPORA)


.. E  si era andati

verso i campi di porpora

in un paradiso arido e giallo

( L’ interno era una estensione

enorme e solitaria

la terra era come l’avevamo sempre conosciuta,

fulva e azzurrognola,

-e tetra nella pioggia)

In quell’ora gialla

 che si stava chiudendo su di noi Continua a leggere

UN FIUME COLORE DI AMBRA


Un fiume colore di ambra
era nell’ombra delle rive…
[e quei singolari rossi fiori,
nella liquida quiete della notte]

Tra le lunghe
polverose linee blu
( con libidini di insetti) Continua a leggere